Che strano questo periodo dell’anno, le Feste sono un ricordo, fuori fa freddo, splende il sole ma la bella stagione è ancora lontana.
Per me è come se fosse una “porta”, un momento di passaggio e cambiamento, mi trovo spesso in bilico tra il ricordare il passato e volgere lo sguardo al futuro, quasi a chiedermi se sia più giusto riflettere sui momenti trascorsi o immaginare le nuove occasioni che si presenteranno.
Per trovare nuova energia spesso desidero (e funziona!) un profumo nuovo..
È ciò che mi serve per affrontare questo “ponte”, qualcosa per uscire dal torpore invernale saziando al tempo stesso la voglia di novità, di luce, di cambiamento!
Ho pensato quindi a tre fragranze che mi danno la sensazione di un abbraccio rassicurante ma anche carica, slancio!
La voglia di novità è tanta e sento il bisogno di note calde ma luminose, contrasti che però si devono bilanciare perfettamente.
 
Dzongkha – L’Artisan Parfumeur – è uno di questi , a me ha catturato l’anima! Credo sia tra i profumi più evocativi che conosco e vi assicuro, annuso ogni cosa possibile immaginabile!
Provate a spruzzarlo e chiudete gli occhi:
L’aria è intrisa di vapori d’incenso e tè speziato, tutto attorno è rarefatto.
Immaginate il legno degli alberi, la pietra della montagna, il colore delle foglie, le nevi perenni sulle vette dell’Himalaya.
Tutto sembra essere sospeso nello spazio e nel tempo, le nostre idee quotidiane di perfezione e velocità scompaiono, il profumo cattura corpo e mente.
Il suo nome, “dzongkha” deriva da kha “lingua” e dzong “ fortezza (lingua parlata nella fortezza).
Quando penso a questo profumo, le sensazioni che provo sono proprio di pace interiore ma anche potenza, un “rifugio/ fortezza” dove poter evadere ogni tanto.
Spesso il caos della vita e gli impegni ci impediscono di fermarci e respirare (intendo respirare VERAMENTE) e a volte anche un profumo può aiutare, arricchendo la realtà di calore e bellezza semplicemente annusando la nostra fantasia, annusando Dzongkha!
 
Berlin Im winter Baruti – è il secondo profumo.
Non sono in ordine di preferenza, ora che ci penso però sono in ordine di “conoscenza”.
Dzongkha è un profumo usato a lungo, ripreso nel corso degli anni, i prossimi invece sono nuovi  amori, scoperte più recenti.
Berlin Im winter è come una scossa colorata che di colpo ci invade, per poi assestarsi su note più confortanti.
La partenza con foglia di Cassis è briosa, vivace, un pennello colorato che percorre a zig zag la pelle.
Ma Berlino, la città da cui prende il nome, è un luogo con “due anime” opposte e perfettamente coesistenti; il grigiore della sua storia così assurda e presente si contrappone al colore della sua modernità innovatrice, spiazzante.
Questo è il suo fascino, questi i contrasti che la rendono unica.
“Berlino: qui sono straniera e tuttavia è tutto così familiare. In ogni caso non ci si può perdere: s’arriva sempre al muro”
Così è Berlin Im winter, un profumo accattivante e rassicurante al tempo stesso, lasciategli il tempo di esprimersi in tutte le sue sfumature perché è davvero complesso, già la concentrazione in estratto ci fa capire che siamo davanti ad un piccolo gioiello.
La partenza succosa e frizzante in opposizione alle note più calde e legnose che emergono col passare del tempo lo rendono originale, diverso da ogni cosa annusata, vi farà sentire unici, un profumo di grande carattere come la città che gli presta il nome.

Infine ho assaporato Onsen di Min New York: ecco, i miei occhi brillano!
Come faccio a saperlo vi chiederete, mi conosco; conosco la sensazione quando annuso qualcosa d’ irresistibile e se in quell’istante mi guardassi allo specchio mi vedrei con il polso al naso, gli occhi chiusi ed un sorriso soddisfatto.
I profumi di Min New York sono veri e propri viaggi, emotivi, emozionali, terreni ma trascendentali, siamo come palloncini legati a terra, i piedi saldi ma la mente viaggia assieme al profumo, trasportata dalle note come una melodia.
Quella che salta più di tutte al mio naso è la sfumatura marina e probabilmente mi ha conquistata perché come dicevo in questo momento abbiamo bisogno di qualcosa che ci porti con la mente al nuovo e questo profumo è come respirare una boccata di aria fresca.
Non è una nota marina classica, come la intendiamo parlando di questo genere olfattivo…è un marino “minerale”, non di acqua salata ma termale, purificante.
Annusando Onsen possiamo abbandonarci e viaggiare ancora, questa volta in una sorgente termale vulcanica giapponese.
Gli Onsen sono proprio strutture termali e possono trovarsi all’aperto circondati da cascate e natura o in ambienti chiusi.
L’importante è proprio la sensazione che ci regala questo profumo.
Pur avendo una sua rotondità, un’intensità pari a pochi, è una vera e propria ventata di aria fresca.
Gettiamo i cappotti, le sciarpe e tutti i pensieri che affollano la nostra mente!
C’è bisogno di questo per affrontare il nuovo anno con un’energia tutta nuova, pulita, positiva!
 
Di Serena “Sere” Carollo