Project Description

Goutal Paris

La storia della Maison Goutal Paris è soprattutto la storia di una donna…

Una donna passionale, dalla personalità affascinante, visionaria ed intuitiva dalla carriera atipica: quella di un artista che non smise mai di ascoltare i suoi istinti e le sue passioni.

Annick Goutal fu un esteta, piena di talento ed amante delle cose belle.

Una donna di carattere, intraprendente, creativa e perfezionista.

All’età di sedici anni, nel 1961, vinse il primo premio con il piano al Conservatorio di Versailles.

Come atto di ribellione nei confronti del padre, decise però di rinunciare alla carriera di pianista per trasferirsi a Londra e diventare modella.

Dopo qualche anno ritornò a Parigi e diventò antiquario.

Nel 1977 iniziò un nuovo capitolo nella vita di Annick.

Assieme ad un amica, cominciò a lavorare per aprire un piccolo business di prodotti per la bellezza.

Fu così che scoprì il suo vero talento.

Nel 1980, aprì la sua prima boutique. Unica donna che osò creare la sua Maison de Parfum. Una pioniera, in un mondo chiuso e principalmente maschile, dove il mestiere veniva tramandato da padre in figlio.

Il suo primo successo fu Eau d’Hadrien, una fragranza fresca, agrumata, al di là del tempo e della moda.

Ogni suo accordo rifletteva un gusto perfetto ed una sensibilità femminile, fino ad allora mancante in un settore dominato dagli uomini.

Nel 1986 ricevette il prestigioso Premio d’Eccellenza Europeo, onorificenza che veniva conferita a personalità la cui attività professionale, andavano a contribuire allo splendore della tradizione europea nel mondo.

Dopo una lunga battaglia contro il cancro, Annick si spense all’età di 53 anni nel 1999.

Oggi alla guida della Maison, come profumieri ed autrici delle nuove creazioni, ci sono la figlia Camille ed una sua collaboratrice, Isabelle Doyen.

Entrambe condividono l’amore per le materie prime nobili così care ad Annick Goutal, preservando lo spirito della Maison ed i suoi valori principali: Autenticità, Emozione, Eccellenza, Arte di Vivere alla “Francese”.

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